(Im)permeabili, 2019-2018

Opera Barolo - Palazzo Barolo e Housing Giulia, Torino PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari;
Galleria Gliacrobati, Torino;
StudioDieci, Vercelli

Opere e installazioni di: Anonimo ingiurioso, Ionut Bogdan Idricianu, Jessica Carroll, Clizia (Mario Giani), Cristian Costa, Carla Crosio, Roberta D'Alessio, Giacomo De Vito, Fukushi Ito, Salvatore Giò Gagliano, Giorgio Griffa, Kaoru, Margherita Levo Rosenberg, Nicus Lucà, Annalisa Maffè, Guido Nasi, Mario Panzani, Diego Pasqualin, Francesco Rusinà, Saverio Todaro, Marco Tursi.

A cura di Roberto Mastroianni e Tea Taramino, in collaborazione con Francesco Sena.


La mostra con l'accostamento di sensibilità uniche, ha costruito un dialogo, fra artisti del mainstream e artisti irregolari e outsider, italiani e internazionali, per una riflessione condivisa sulla permeabilità dei confini tra diverse espressioni artistiche, tra salute e malattia, tra “normalità” e “follia”, tra una cultura e l'altra, per valorizzare la diversità di cui ognuno di noi è portatore. ...

Dal 27 ottobre al 28 novembre 2018 PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari di Palazzo Barolo e Housing Giulia Dal 8 al 23 giugno 2019, StudioDieci di Vercelli Nell'ambito della Rassegna Singolare e Plurale 2018/2019 un progetto di Città di Torino e Opera Barolo, a cura di Artenne e Forme in bilico. Con il sostegno della Fondazione CRT.

Un percorso tra l'evidenza delle parole, inquiete e irriverenti, frasi nascoste e da scoprire, la permeabilità fra identità e corpi, i segni eleganti ritmi o ripetizioni e ricerca del colore, traiettorie di luce, la lievità della forma e del colore della digital art, la consistenza della scultura per una pungente critica sull'attuale vuoto di pensiero o per un responsabile rapporto con la natura.
Gli scambi tra artisti di diversa collocazione hanno l’obiettivo di portare la disabilità e il disagio psichico fuori dall’isolamento, focalizzando l’attenzione sulle capacità, di ogni singolo autore, e non sulle mancanze o le patologie.
In Piemonte, in particolare, in città come Torino e Vercelli esiste una - lunga e continuativa - storia fatta di rapporti fra arte ufficiale e arte indipendente, nata e sviluppata in cattività o in situazioni protette.
La mostra, in occasione delle celebrazioni dell’Anno del Patrimonio Culturale Europeo e del quarantennale della legge Basaglia - indagando sui confini tra queste realtà - ha inteso fornire una prima fotografia su come si è sviluppato, sino ad oggi in questi luoghi, il rapporto tra arte ufficiale e arte irregolare, grazie alla collaborazione di artisti affermati che apprezzano il dialogo e il confronto.

Durante la prima tappa della mostra, in tre sedi torinesi, è stato possibile seguire performance, incontri, laboratori e workshop adatti a tutti e a partecipazione gratuita.
La seconda tappa presso la galleria StudioDieci di Vercelli ha previsto un dialogo con artisti del luogo e incontri con le scuole.

Una collaborazione fra Città di Torino, Divisione Servizi Sociali Servizio Disabilità: InGenio e Laboratorio La Galleria, Centro Arte Singolare e Plurale; Forma e materia/Circoscrizione 1; GAT (Gruppo Artistico Tecnico)e Centro Diurno di Via Pianezza/Circoscrizione 5; PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari dell'Opera Barolo; ASL Città di Torino; MAET/ Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università degli Studi di Torino; Museo Clizia di Chivasso/Associazione 900; Fondazioni Fitzcarraldo e Medicina a Misura di Donna; Associazioni: Arteco, Artenne, Fermata d'autobus Onlus, Gliacrobati, Forme in bilico, Laboratorio Zanzara, StudioDieci /Vercelli; Cooperative Sociali: Arte Pura/Chronos e P.G. Frassati di Torino; NPO Count 5 di Tokyo, Giappone.